lunedì 23 settembre 2024

L'attività fisica degli over 60 in Italia: l'importanza degli esercizi di forza per prevenire la sindrome metabolica e l'osteoporosi nelle donne

Negli ultimi anni, l'Italia ha assistito a un significativo invecchiamento della popolazione, con un aumento costante della fascia over 60. Secondo i dati Istat, nel 2023, oltre il 25% della popolazione italiana aveva superato i 60 anni, un numero destinato a crescere nei prossimi decenni. Tuttavia, la sedentarietà tra gli anziani è un problema crescente: il 60% degli over 60 in Italia non pratica regolarmente attività fisica.

L'importanza dell'attività fisica negli over 60

Numerosi studi scientifici dimostrano che l'attività fisica regolare è essenziale per mantenere una buona salute, specialmente nella popolazione anziana. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana per gli adulti over 60, al fine di migliorare la salute cardiovascolare, ridurre il rischio di malattie croniche e preservare la mobilità. Tuttavia, queste raccomandazioni, che spesso privilegiano l'esercizio aerobico, trascurano un elemento chiave: l'importanza degli esercizi di forza.


Gli esercizi di forza per prevenire la sindrome metabolica

La sindrome metabolica è una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di più fattori di rischio, come obesità addominale, ipertensione, insulino-resistenza e dislipidemia, che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. In Italia, circa il 25% della popolazione over 60 è affetta da sindrome metabolica, e questo numero è in crescita a causa della sedentarietà e delle cattive abitudini alimentari.

Gli esercizi di forza, come il sollevamento pesi, gli esercizi a corpo libero e l'uso di bande elastiche, sono cruciali non solo per migliorare la forza muscolare, ma anche per ridurre il rischio di sindrome metabolica. Una ricerca pubblicata sul Journal of Strength and Conditioning Research ha rilevato che gli adulti over 60 che praticano esercizi di forza almeno due volte a settimana hanno un rischio inferiore del 30% di sviluppare sindrome metabolica rispetto a chi si limita all'esercizio aerobico. L'allenamento della forza aiuta a migliorare la composizione corporea, ridurre il grasso viscerale, aumentare la sensibilità all'insulina e regolare i livelli di glicemia e colesterolo.


Se 3 o più fattori sono presenti, rivolgersi immediatamente al proprio medico


La prevenzione dell'osteoporosi nelle donne over 60

Oltre ai benefici legati alla sindrome metabolica, gli esercizi di forza sono particolarmente importanti per le donne over 60, poiché aiutano a prevenire l'osteoporosi, una condizione che colpisce circa il 33% delle donne italiane in postmenopausa. L'osteoporosi, caratterizzata da una riduzione della densità ossea e da un aumento del rischio di fratture, è particolarmente diffusa tra le donne a causa dei cambiamenti ormonali legati alla menopausa.

Gli esercizi di forza stimolano la produzione di nuovo tessuto osseo, aumentando la densità minerale delle ossa. Studi scientifici hanno dimostrato che allenamenti di resistenza regolari, come il sollevamento pesi e gli esercizi di carico, possono ridurre il rischio di fratture e rallentare la progressione dell'osteoporosi. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Bone and Mineral Research, le donne over 60 che praticano esercizi di forza almeno due volte a settimana hanno una densità ossea superiore del 5% rispetto a quelle che non svolgono tali attività. Questo dimostra l'importanza di includere allenamenti di forza nella routine di esercizio per migliorare la salute scheletrica.


L'attuale situazione italiana

Nonostante l'evidenza scientifica a favore dell'esercizio di forza, solo il 15% degli over 60 italiani pratica regolarmente questo tipo di attività, come riportato dall'European Social Survey del 2022. In Italia, la cultura dell'attività fisica tra gli anziani è spesso limitata a forme di esercizio leggero, come camminate o nuoto, mentre manca una diffusa consapevolezza sull'importanza dell'allenamento di resistenza, soprattutto tra le donne.

Conclusioni

Per gli over 60, l'attività fisica regolare è essenziale, ma non basta limitarsi all'esercizio aerobico. Gli esercizi di forza devono essere una componente fondamentale della routine di allenamento per prevenire non solo la sindrome metabolica, ma anche patologie specifiche come l'osteoporosi, particolarmente diffusa tra le donne. È cruciale promuovere una maggiore consapevolezza sull'importanza dell'allenamento di forza, attraverso campagne di sensibilizzazione e programmi dedicati, per garantire agli anziani italiani una vita più sana, attiva e indipendente.

L' IMPORTANZA DELL'ATTIVITA' FISICA DOPO I 60 ANNI

Avete presente quella sensazione di benessere che vi pervade dopo una buona sessione di allenamento? O dopo una partita a calcetto, basket o tennis con gli amici? Oppure quella piacevole stanchezza che provate dopo una lunga passeggiata in montagna?

In Italia, il 33,7% della popolazione attiva non ha idea di cosa io stia parlando.

Un terzo degli Italiani si dichiara sedentario, e il 33,7% afferma di svolgere un’attività fisica (o lavorativa) che non raggiunge i livelli minimi raccomandati dall’OMS. Non ci credete?

Dati Ministero della Salute



E cosa consiglia l’OMS?

"Almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica a intensità moderata, o almeno 75-150 minuti di attività aerobica ad alta intensità, oppure una combinazione equivalente di attività a intensità moderata e vigorosa durante l'arco della settimana".

Questo è solo il primo dei consigli. Gli altri li trovate riassunti qui.

Qualcuno potrebbe pensare che io sia fissato con il fitness e il benessere. (Forse sì) Ma allora un 50% degli Italiani deve essere fissato con il malessere.

Partiamo dalle basi, così sarà più semplice capire. Esiste una differenza, sia terminologica che pratica, tra attività fisica e attività sportiva. Mentre lo sport include competizioni, agonismo e il rispetto di regole condivise, l’attività fisica può essere vista come semplice movimento corporeo.

E senza un’adeguata attività motoria, ci si ammala. Anzi, ci si ammala gravemente, e si rischia di lasciarci la pelle. Sto esagerando? Allora guardiamo i dati.

L'ISTAT ha recentemente pubblicato i dati sulle cause di morte del 2020. Escludendo i decessi per COVID-19, i numeri sono impressionanti:

- 227.350 morti per malattie circolatorie

- 177.858 morti per tumori

- 57.113 morti per malattie respiratorie

- +12% di morti per diabete

- La metà dei decessi avviene tra i 65 e gli 84 anni

Ora, attenzione a questo estratto dal sito dell'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro):

"Il poco movimento aumenta il rischio di sviluppare numerose patologie: malattie cardiovascolari, diabete, obesità, ipertensione, osteoporosi, depressione, ansia e anche cancro. L'inattività fisica contribuisce alla morte di 4-5 milioni di persone ogni anno."

"Oltre che direttamente, la scarsa attività fisica aumenta il rischio di tumori promuovendo l'obesità, che è collegata a vari tipi di tumori, tra cui quelli dell'endometrio, esofago, stomaco, fegato, reni, pancreas, colon, cistifellea, seno (dopo la menopausa), ovaio e tiroide."

In compenso, ci sono prove solide sul fatto che l'esercizio fisico abbia un effetto protettivo contro i tumori, tanto più quanto maggiore è l'intensità, la durata e la frequenza dell'attività.

Queste non sono parole mie, che "alleno gente" e basta. Sono parole di esperti, medici e ricercatori.

Se pensate ancora che io sia un fissato del fitness, potete smettere di leggere. Non avete bisogno dei miei consigli. Magari potete chiedere al vostro medico.

7th CrossFit Valpolicella, oltre a promuovere fitness, sport e benessere da quasi 10 anni, sta ufficialmente organizzando allenamenti per Over 60. 

Le esigenze di chi è sulla soglia dei 60 anni (o l'ha già superata) sono simili a quelle di chi ha 20 o 30 anni, ma l’intensità, il volume e il tipo di esercizi devono essere adattati. Inoltre, è fondamentale considerare patologie più comuni tra gli Over 60 rispetto ai più giovani quando si scelgono gli esercizi e le strategie di allenamento.

Abbiamo già attivato un programma di allenamenti di gruppo per Over 60, con cadenza settimanale, condotti da un esperto certificato **Personal Trainer Specialist Over 65** dalla Federazione Italiana Pesistica.

Ipertensione, diabete, osteoporosi, colesterolo alto? Sono tutte condizioni che possono migliorare con una semplice, regolare e mirata attività fisica!



giovedì 5 settembre 2024

CrossFit e quelli che saltano gli Heavy Day: come garantirsi uno stallo nelle prestazioni e non migliorare MAI

 


Nel mondo del CrossFit, l'allenamento ad alta intensità e la variabilità sono fondamentali per mantenere l'interesse degli atleti e per stimolare adattamenti fisiologici completi. Tuttavia, c'è un errore comune che molti commettono: saltare gli allenamenti di forza, conosciuti come “Heavy Day”, perché percepiti come meno dinamici o meno coinvolgenti rispetto a un WOD classico. Se anche tu sei tra coloro che tendono a evitare gli Heavy Day, ti stai automaticamente garantendo uno stallo nelle prestazioni. Vediamo perché.


La periodizzazione e l'adattamento: principi fondamentali dell'allenamento

Per migliorare in qualsiasi sport, è essenziale comprendere il principio della periodizzazione e dell'adattamento specifico all'allenamento (SAID: Specific Adaptations to Imposed Demands). La periodizzazione, ovvero la pianificazione degli allenamenti in blocchi ciclici, permette di variare gli stimoli offerti al corpo per evitare l'adattamento e il plateau delle prestazioni. Ogni blocco di allenamento ha un focus specifico: resistenza aerobica, potenza, velocità, e – sì, hai indovinato – forza.
Se salti gli allenamenti di forza, elimini uno dei pilastri fondamentali per migliorare le tue capacità complessive. È un po' come costruire una casa senza fondamenta: per quanto belli possano essere i muri, crolleranno senza una base solida.

Gli Heavy Day: più di una sessione di weightlifting

Gli Heavy Day non sono semplici sessioni di sollevamento pesi. Questi giorni sono progettati per sviluppare la forza massimale e la potenza, due componenti essenziali per migliorare le tue prestazioni non solo nei movimenti di sollevamento, ma anche in quelli ginnici e nei movimenti di endurance ad alta intensità.
A livello fisiologico, lavorare con carichi elevati stimola il sistema neuromuscolare in modo che più fibre muscolari vengano reclutate e attivate durante l'esercizio. Questo miglioramento del reclutamento muscolare è essenziale per aumentare la tua capacità di forza esplosiva, il che si traduce in miglioramenti significativi in movimenti complessi come snatch, clean and jerk, o persino pull-up e muscle-up.

Falsi miti

Molti atleti pensano che focalizzarsi esclusivamente su WOD ad alta intensità e cardio-metcon sia sufficiente per migliorare. Questo è un errore. Senza una base di forza sufficiente, il miglioramento della capacità aerobica e della resistenza muscolare sarà limitato. Il motivo? La forza è il fondamento da cui si costruisce la potenza (forza per unità di tempo) e, di conseguenza, l'efficacia nei movimenti ad alta intensità.
Saltare gli Heavy Day significa non permettere al tuo sistema neuromuscolare di adattarsi e diventare più efficiente, il che può portare a uno stallo nelle prestazioni complessive. In breve, ti alleni duramente, ma non migliori.

Benefici misurabili degli Heavy Day

Gli allenamenti di forza migliorano la densità ossea, la composizione corporea (aumento della massa magra e riduzione del grasso corporeo), e la capacità di generare potenza. Se non sei convinto, considera questi benefici:
Aumento della Forza Massimale: Una maggiore forza massimale consente di sollevare carichi più pesanti e, quindi, di lavorare a intensità relative più basse durante i WOD, migliorando così la resistenza.
Miglioramento della Forza Resistente: Allenamenti come i 10RM (repetizioni massime per 10 ripetizioni) o l’esecuzione di pull-up e push-up al massimo delle ripetizioni possibili in un tempo limitato aumentano la capacità di mantenere una forza elevata per un tempo prolungato.
Sviluppo della Potenza Esplosiva: Movimenti come clean, snatch, e jerk allenano il corpo a generare grandi quantità di forza in tempi brevissimi. Questa abilità è cruciale per migliorare i WOD che richiedono cambi di ritmo e alta intensità.

Come integrare gli Heavy Day per massimizzare i risultati

Per evitare uno stallo nelle prestazioni e continuare a migliorare, è fondamentale integrare gli Heavy Day nella tua routine settimanale. Considera gli Heavy Day come un investimento: un breve impegno settimanale che genera enormi dividendi in termini di performance.
Allena la Forza Massimale: Integra allenamenti focalizzati su squat, deadlift, bench press, e overhead press in un formato di 5x3 o 5x5 per sviluppare forza massimale.
Non Trascurare la Forza Resistente: Introduci varianti come il 10RM e lavori a tempo per sviluppare la capacità di mantenere la forza sotto fatica.
Incorpora Lavoro Esplosivo: Utilizza movimenti come power clean, snatch, e box jump per migliorare la potenza.

Conclusione

Se vuoi davvero migliorare le tue prestazioni e non limitarti a mantenere lo status quo, smetti di evitare gli Heavy Day. Sono essenziali per sviluppare una base solida di forza e potenza che ti permetterà di eccellere in ogni altro aspetto del CrossFit. Garantirti uno stallo nelle prestazioni è facile: basta continuare a saltare gli allenamenti di forza.

Fai la scelta giusta: partecipa agli Heavy Day e guarda i tuoi progressi salire a un nuovo livello!

 

Settembre: è il mese della Forza! 💪


Lo so, lo so, vi starete chiedendo: “Ma perché settembre è il mese della forza?”. E la risposta è… perché sì! 😜 Ok, a parte gli scherzi, nel nostro box è così perché dobbiamo variare la programmazione degli allenamenti. Se a luglio e agosto abbiamo lavorato su resistenza e potenza aerobica, adesso tocca alla forza. La scienza ce lo dice chiaro e tondo: per migliorare davvero il nostro livello di fitness, bisogna cambiare stimoli in modo organizzato e frequente. Quindi sì, ora tocca sollevare qualche peso!

So che molti di voi pensano: “Ma il CrossFit non dovrebbe essere sempre vario?”. Verissimo! E sono d’accordo! Ma se vogliamo migliorare velocemente certe abilità, dobbiamo dedicarci ad esse un po’ di più. Così, una volta raggiunti i nostri obiettivi, possiamo passare alla prossima sfida!

Poi, c’è chi dice: “Eh, ma se mi concentro troppo sulla forza, perdo le altre abilità!”. Sbagliato! Se avete 5 ore di allenamento alla settimana, e ne spendete solo 2 per la forza, vi restano ancora 3 ore per tutto il resto. Mantenere la varietà è fondamentale, ma è altrettanto importante conoscere le proprie debolezze (diciamolo, “weakness” suona più figo!) e lavorarci su, che sia resistenza, forza, tecnica o altro!


Perché la forza è regina? 👑

Torniamo a settembre. Ragazzi, guardando i WOD di agosto e leggendo qualche articolo, è ancora più chiaro che dobbiamo dedicarci alla forza. La forza è la base su cui costruire tutto il resto. Migliora il 90% delle abilità fisiche, ed è fondamentale per chiunque – dall’atleta all’anziano. E ci sono mille modi di allenarla: forza massimale (squat, stacchi, bench press…), forza resistente (come i 10 RM o i pull-up in 30 secondi), e forza esplosiva (box jump, wall ball, clappers push-ups). Ogni modalità ha il suo fascino e il suo perché!


Forza: non è solo pesi e bilancieri!

Se pensate che lavorare sulla forza significhi solo sollevare pesi pesanti, ripensateci! Anche i ginnasti fanno forza! Per esercizi come muscle-up, handstand push-up o handstand walk, serve forza! E senza forza, non c’è controllo del corpo, né la capacità di fare quegli esercizi fichissimi che vedete sui social!


Fatevi sotto, forza !

Da sempre sostengo l'importanza di allenare la forza, non perché ami il bilanciere più del caffè (beh, forse un po’…), ma perché è la strada per diventare atleti migliori, nel CrossFit e non solo. La forza migliora la coordinazione, rende gli esercizi più facili e ottimizza i vostri WOD.

Se vi sentite “bloccati” e non vedete miglioramenti da un po’, parlatene con il coach! Siamo qui per aiutarvi, con classi e spazi anche extra. E soprattutto… non saltate i WOD di forza della settimana! Campioni si diventa, ricordatevelo!



mercoledì 29 novembre 2023

Chi e cosa sono?

 

Vi siete mai chiesti chi è il vostro coach? O il vostro allenatore?

Chi è il tecnico che vi spiega cosa sono i double unders, lo swing con la Kettlebell o gli handstand push ups?
Oppure vi site mai chiesti perché vi sta spiegando questo esercizio?

Stavo aggiornando il mio CV e mi son accorto di non averlo mai pubblicato. Forse per pigrizia, o forse per il timore di sembrare uno sbruffone, chissà.

Ecco dunque una sfilza noiosissima di titoli conseguiti:

FIPE - Federazione Italiana Pesistica:

  • 2009 Allenatore di Pesistica e Cultura Fisica
  • 2011 Allenatore Personal Trainer
  • 2021 Corso di Alta specializzazione Strappo e Slancio
  • 2023 Corso Personal Trainer Specialist Over 65
  • 2023 Allenatore Personal Trainer Advanced 2° livello
  • 2023 Allenatore Sthenathlon

FIR - Federazione Italiana Rugby 
  • 2017 Preparatore Fisico

FIPL - Federazione Italiana Powerlifting
  • 2015 Diploma di Strenght Trainer

Scuola dello Sport del CONI - seminari, corsi e webinar
  • Obiettivi e limiti dell'attività sportiva giovanile - 2009
  • L'allenamento della forza, come affrontare lo sviluppo della qualità forza nel modo giusto - 2012
  • La forza sia con voi! La forza negli sport di squadra - 2018
  • Data Analyst and data Scientist - 2019
  • La distribuzione del carico nel processo di allenamento - 2019
  • Gestione dell'incertezza - 2020
  • Chi è il responsabile? - 2020
  • Come modulare il lavoro di formazione sul tema resistenza - 2021
  • Fondamenti di metodologia dell'allenamento per la preparazione fisica di base - 2021
  • La performance sportiva e manageriale - laboratorio di Mindfulness
  • Intraprendenza - 2021
  • Forza: a che punto siamo - 2022
  • La variabilità della frequenza cardiaca, aspetti fisiologici, psicologici e metodologici - 2022
  • La forza, trasversalità del lavoro di forza nelle varie fasi di crescita - 2022


CrossFit

  • 2012 Level 1 Trainer L1
  • 2015 Endurance Trainer
  • 2015 Scaling Course
  • 2017 Level 2 Trainer L2
  • 2023 Programming Course
  • 2023 Training Pregnant and Postpartum Athlete 


Sicuramente ho scordato qualcosa. 
Forse qualche corso che rifarò. 



giovedì 15 settembre 2022

CrossFit Starter Pack

Avete mai visto le borse di chi pratica CrossFit da più di un anno? Le borse, e non a caso ho usato il plurale. Spesso i crossfitter hanno una borsa con il cambio abito, una borsa per le scarpe, una borsa per le cinture, i calzettoni e una pochette con aggeggi vari, dai paracalli, polsini, speed rope, cerotti ecc ecc.

Ma... per chi si è appena avvicinato a questo sport, cosa serve realmente???


Se vi siete da poco iscritti in un box e vi state domandando come sopravvivere ai dolori assurdi ai polsi o ai palmi delle mani, la risposta è semplice. Vi bastano tre semplici cose:

1: un paio di paracalli

2: un paio di polsini

3: una speed rope (corda)

Il resto, può arrivare con calma dopo i primi mesi di allenamento. 

Budget dello starter pack?  50 euro. Cinquanta, non 500. 

Partiamo dai paracalli. In commercio ne esistono davvero di ogni sorta, materiale e colore, ma è l'unico aggeggio su cui consiglio di NON spendere il minimo possibile. Perché? Perché dopo qualche settimana ve li ritrovate a brandelli e ne dovete prendere un altro paio...
Ma partiamo dai Picsil RX Carbon Grip . A mio parere sono un ottimo compromesso per un principiante; hanno uno spessore minimo, un prezzo contenuto (30 euri circa) e una durata garantita di almeno un semestre di classi. Restando in casa Picsil, un po' più costosi e spessi, ma di ottima fattura, ci sono i Picsil Azor che sono praticamente indistruttibili. Consigliati a chi ha mani mediamente grandi, vi permettono di afferrare la sbarra senza sentirvi penalizzati da uno spessore leggermente maggiore rispetto al modello descritto precedentemente. 
Cambiando marca, non resta che consigliare (sempre a circa 30 euro) i paracalli Stamina Carbon full cover ; ottima fattura, leggeri ma con una piccola asola in plastica sul polsino. L'asola assicura una chiusura migliore, ma a qualcuno potrebbe dar fastidio se il WOD dovesse prevedere anche l'uso di polsini. 
Due o tre fori? Semplice: guardatevi le mani! Il callo sul dito mignolo com'è messo? :) Serve una copertura anche a lui? Se non sta messo bene, meglio optare per i 3 fori!

Passiamo al discorso polsini per parlare delle due tipologie di polsini per CrossFit.
Quelli elasticizzati, come i Beast gear (si trovano a meno di 10 euro la coppia) e quelli a fascia, come i Picsil in stoffa. I polsini in stoffa sono un po' più costosi (20 euro circa) e un po' più "macchinosi" da indossare. Probabilmente, ad un principiante mi sentirei di partire con dei polsini elasticizzati. 

Speed rope (corde da saltare) : NO FAI DA TE. Non acquistate una speed rope senza aver prima chiesto consiglio al coach. Ormai ce ne sono davvero di cento modelli, materiali e forma, ma quella che serve ad un principiante è identica a quella che usa un atleta di CrossFit: economica, con i cuscinetti in metallo e facile da regolare. Volete spendere 50 euro per una speed rope? Fate come volete, ma poi non andare dal coach a chiedere se ha la micro brugola per regolare la lunghezza della corda. Quelle corde vengono realizzate con ottimi sistemi di riduzione dell'attrito, ma purtroppo prevedono spessissimo l'uso di una brugola grande come uno spillo per effettuare le regolazioni. Insomma, io consiglio una corda come questa . Economica e ben fatta per chi è alle prime armi. E se la preferite rossa, potete scegliere questa .

E una volta fatti i vostri acquisti... non dimenticatevi di spingere!!!  💪

Buon WOD!

martedì 15 settembre 2020

Scarpe da CrossFit 2.0

Se stai cercando informazioni su delle scarpe da CrossFit, i motivi sono due: o le tue nano 3 ormai hanno la suola liscia come uno pneumatico da F1, oppure sei qui perché hai deciso di fare le cose sul serio, e sei davvero stanco di sentirti un pesce fuor d’acqua ogni volta che afferri un bilanciere o una kettlebell.

Quando scrissi il primo articolo sulle scarpe da CrossFit, quattro anni fa, il mercato era fortemente influenzato da Reebok, che sfornava Nano (il modello creato ad hoc per il nuovo sport) ad ogni nuova stagione, e Nike, che timidamente cercava una fetta di mercato con un modello davvero interessante: le Metcon. Rarissimi erano gli atleti che si orientavano su marchi allora sconosciuti come Inov;  ma facciamo un passo indietro.


Perché acquistare scarpe da CrossFit? Se hai fatto almeno un mesetto di allenamenti in un box, ti sarai accorto che le tue bellissime scarpe da running… vanno bene solo per il running. Si, purtroppo non puoi cercare stabilità con delle scarpe progettate per ammortizzare ogni tuo passo, o per spingerti in avanti. Serve qualcosa di diverso, che ti permetta di percepire ogni muscolo del tuo piede, che ti permetta di schiacciare a terra la forza necessaria per lanciare una med ball contro il muro, senza sbatterci il naso contro, o per lanciare sopra la testa un bilanciere. Quindi… che scarpe prendere??? Il tuo compagno di WOD super social sfoggia già 3 paia di scarpe: Nike, Reebok e di nuovo… Nike. Di nuovo Nike?? Si, ci sono Nike da CrossFit, da pesistica, Reebook adatte ai WOD di corsa ecc ecc.


Che gran casino. 

Facciamo un po’ di ordine. 

Se sei al primo acquisto di scarpe da CrossFit, ogni buon coach ti indirizzerà su due modelli: Reebok Nano o Nike Metcon. Vediamo cosa sono.


Reebook è stato il primo marchio a mettere sul mercato scarpe da CrossFit, tanto che ora siamo giunti al modello numero X (10!!!). Nike invece è “ferma” al modello 5, le Metcon 5.
Essere giunti al modello 10, non significa per forza essere i più esperti in scarpe da CrossFit. Anzi, se devo essere sincero, i modelli di Nano fino al 4, a mio parere… erano davvero delle ciofeche; modelli realizzati con materiali economici, dalla vestibilità larga e troppo morbide. Tutti i “grandi coach” le indossavano, ma… io preferivo allenarmi con scarpe più economiche e più funzionali. Per i WOD senza bilanciere adoravo le Reebok Realflex, scarpe morbidissime e dal costo di circa 70 euro. Dalla Nano 5.0 in poi le cose sono un po’ cambiate; la scarpa è diventata un po’ più robusta, nella suola e nella tomaia, garantendo un buon compromesso tra stabilità e leggerezza, ma la svolta arriva con le Nano 9, modello che rompe gli schemi con il vecchio disegno ed esce sul mercato con la faccia di una scarpa da running mascherata da CrossFit. L’estetica migliora di brutto, la suola si fa più strutturata e la tomaia si snellisce un po’ accontentando anche i piedi un po’ più esili. Quindi ora devo comprare una Nano?

Alt: guardiamo Nike cos’ha realizzato negli ultimi quattro anni. Nike ha messo sul mercato una calzatura fin da subito più strutturata, con una vestibilità più adatta ai piedi esili e con un supporto al tallone più rigido. Se le prime Metcon (modello 1 o 2) sembravano più delle scarpe da running ben adattate al CrossFit, ora invece la scarpa (dal modello 4 in poi) sembra avere più una identità sua, adatta ai classici wod con bilanciere. Poco è cambiato tra il modello 4 e 5, ma questo, a noi CrossFitter piace molto, perché Nike deve aver trovato la quadra con un buon compromesso tra tutte le diverse esigenze del crossfitter. Allora compro una Metcon.


Un attimo di pazienza: restano Inov e Nobull. Inov realizza scarpe per l'outdoor e il fitness stilisticamente molto belle, e ha modelli davvero interessanti, ma prettamente dal punto di vista stilistico. Inov propone un modello adatto al CrossFit, le F-lite 260. E’ una scarpa simile alle Nano 8, con tutte le caratteristiche necessarie ad affrontare un WOD di CrossFit, ma … dalla suola intagliata come fosse una scarpa da running. Consigliata forse per i WOD con poco bilanciere. Le Nobull purtroppo non le ho ancora provate. E se devo essere sincero, ho sentito pochissime persone averle provate. Forse perché… sempre fuori budget.


Quindi, che scarpe devo prendere ???
Il mio consiglio è quello di iniziare con uno dei due modelli più diffusi: Reebok Nano 9 o 10 oppure Nike Metcon 4 o 5. Entrambe le scarpe garantiscono una buona stabilità sotto carico, un’adeguata flessibilità e una leggerezza che poco influenzerà l’esito dei vostri WOD. Piccola chicca: le Metcon 5 vengono vendute con un ulteriore rialzo sul tallone, da inserire sotto il plantare, per facilitare le accosciate agli atleti con caviglie rigide e  dalla flessione limitata.


Costo: i prezzi di queste calzature variano molto, in base al colore, e alla disponibilità nei magazzini dei più grandi rivenditori. Se siete fortunati, e se non avete esigenze stilistiche particolari… potete trovare in rete occasioni da meno di 100 euro. Se invece volete assolutamente abbinare la scarpa ai calzini, beh preparatevi a spendere tra i 120 e i 130 euro.
Se il vostro budget invece è limitato, o non ve la sentite di spendere quelle cifre per uno sport che avete appena iniziato a praticare, non disperate. Reebok ha messo sul mercato delle scarpe low cost che… a mio parere vincono il premio best buy.


Reebok Nano X




Nike Metcon 5.0



Reebok Speed TR flexwave

Reebok Speed TR flexwave sono scarpe che si trovano in rete ad un prezzo tra i 70 e gli 80 euro. Hanno tutto quello che serve alla scarpa da CrossFit: suola piatta con tallone rigido, rinforzo per la rope e tomaia leggerissima. Perché non provarle??? Ovviamente se costano poco un motivo ci sarà: se le strapazzate 4 o 5 volte a settimana, non aspettatevi una durata superiore ai 3 mesi. MA, potrebbero essere le prime scarpe da CrossFit per molti.